Rifiutare una proposta di lavoro è una situazione un po' scomoda. Il candidato sa che il selezionatore ha impiegato tempo e risorse nel processo di selezione. Proprio ora che è stato scelto, decidere di rifiutare il lavoro, può sembrare un po' antipatico. Tuttavia, se ti trovi in questa situazione, prova a pensarla così: in primis sei sempre libero di avere le tue motivazioni per rifiutare un lavoro; in secondo luogo pensa che la posizione sarà ricoperta da un'altra persona che magari sta aspettando di essere chiamata!

Perché si decide di non accettare una proposta di lavoro?

I motivi che possono portare a rifiutare una proposta di lavoro possono essere molteplici. Tra questi, ad esempio:

• Uno stipendio troppo basso. Per quanto possa piacerti un lavoro, è normale che tu voglia aspirare a uno stipendio che ti permetta di vivere in maniera tranquilla e togliendoti i tuoi sfizi.
• Hai cambiato idea. Durante il colloquio individuale hai la possibilità di farti un'idea più chiara del contesto aziendale. Potresti scoprire che la posizione non fa al tuo caso o che l'ambiente aziendale non è come avevi immaginato.
• Più offerte di lavoro. Se hai ricevuto un'offerta di lavoro più allettante rispetto le altre, è normale che voglia declinare quelle meno convenienti.
• La comodità. Ad esempio, se per raggiungere il luogo di lavoro hai bisogno di ore di auto, mezzi pubblici, di trasferirti in un'altra città o nazione, è normale che voglia considerare meglio il rapporto tra benefici e stress legati a un cambiamento di questo tipo.
• La posizione di lavoro non si adatta al tuo stile di vita. Se sei una persona che ha bisogno di flessibilità, una posizione lavorativa rigida può risultare pesante.

Qualsiasi sia la tua motivazione ragionaci bene prima di prendere una decisione definitiva. Ricorda che una volta comunicata la scelta di rifiutare un'offerta di lavoro, è più difficile pensare di tornare indietro per ottenere di nuovo il lavoro. Tuttavia è possibile anche declinare un'offerta di lavoro in modo intelligente. Vediamo come fare.

Consigli per declinare una proposta di lavoro con classe

Anche se devi rifiutare un'offerta di lavoro, non è detto che tu non lo possa fare con stile. Le tre parole d'ordine per impostare il tuo messaggio di rifiuto devono essere onestà, tempestività e mantenimento del contatto. Ricontatta il recruiter con lo stesso mezzo di comunicazione che ha utilizzato per proporti l'offerta. Ad esempio se ti ha inviato una email, invia anche tu una email di risposta. Se invece siete rimasti in contatto con una chiamata o avete svolto un colloquio di lavoro a distanza in videochiamata, prova a fare altrettanto. Ricorda di essere abbastanza tempestivo con la risposta, così da permettere ai selezionatori di contattare gli eventuali altri candidati.

Inizia sempre esplicitando la tua gratitudine per essere stato selezionato. Un grazie sincero è una forma di riconoscimento per essere stato scelto tra altre persone. A seguire, dai una risposta chiara della tua decisione di rifiutare l'offerta di lavoro, senza fare giri di parole. È un gesto di cortesia fornire una breve motivazione, ma non sei obbligato a entrare troppo nello specifico. Infine, se lo pensi davvero, riferisci che avresti piacere di rimanere in contatto. Nella tua carriera lavorativa potrebbe sempre ricapitare di trovarti di fronte lo stesso recruiter magari per un'altra azienda.

Esempio di come rifiutare un'offerta di lavoro via email

Ecco un esempio di come potresti impostare una email di rifiuto per una proposta di lavoro.

Gentile Sig./Sig.ra ________[Nome del responsabile delle assunzioni],

La ringrazio sinceramente per il suo tempo e la considerazione che mi ha dato come candidato di lavoro. Tuttavia, ho deciso di rifiutare l'offerta di ______ [titolo di lavoro], poiché mi sono reso conto che la posizione non è adatta a me in questo momento [oppure indicare altra motivazione].

È stato un piacere conoscere più da vicino la vostra realtà e rimarrò in contatto nei suoi canali di comunicazione per opportunità future.

Cordialmente,

[Il tuo nome]

 

Autore: Giulia Tartaglione