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Risorse umane TwitterNuova tendenza nella ricerca del posto di lavoro: utilizzare la "frase" di Twitter per presentarsi e comunicare in mondovisione le proprie competenze ed aspirazioni lavorative. Un curriuclum vitae in miniatura.

La novità non stà tanto nel social recruiting in sé, cercare lavoro anche su Internet è ormai una prassi consolidata, persino in un Paese che non ama eccessivamente la tecnologia come l'Italia. La nota interessante è che Twitter sta rapidamente scalzando gli altri siti di reclutamento del personale e che anche le risorse umane si stanno affidando sempre di più ai cinguettii per reperire informazioni sui diversi candidati, in quanto ormai Facebook è considerato troppo personale per avere ragguagli utili circa i curricula e le attitudini degli aspiranti lavoratori.

Sapere è potere recita un famoso motto filosofico, quindi è opportuno conoscere i modi in cui le risorse umane utilizzano Twitter alla ricerca del candidato perfetto. Non vogliamo solo essere trovati, vogliamo anche essere richiamati, giusto? Sì perché anche quello del cacciatore di teste è un duro lavoro: ricevere ogni giorno pile di curricula e lettere di presentazione banali tanto da sembrare fatte con lo stampino è abbastanza frustrante. Ecco che i reclutatori si sono messi ad analizzare anche i 140 caratteri dei profili di Twitter.

  • Ovviamente postano i classici annunci di lavoro. Il pericolo è che si fermino a fare questo primo passo. In tal caso l'azienda sta utilizzando in modo scorretto la piattaforma, in quanto Twitter non promuove le relazioni univoche, altrimenti non si differenzia da una bacheca in sughero con attaccati dei foglietti bianchi.


  • Analizzano minuziosamente i profili, a patto che siano interessanti. Chi sono i follower, le persone che il candidato in questione ha interesse a seguire, le eventuali liste che crea o in cui è inserito che permettono un monitoraggio più organico ed organizzato. Non dimentichiamoci inoltre che anche la foto parla di voi.
  • Osservano come interagite leggendo i vostri tweet, come e quanto venite citati su altri profili e il modo in cui vi esprimete.
  • In qualche caso, non così raro come si potrebbe pensare, utilizzano Twitter per mettersi in contatto rapido e diretto con la persona che sembra coincidere con la descrizione del candidato ideale per ricoprire la posizione vacante.

È tuttavia vero che negli uffici dei gestori delle risorse umane le opinioni sull'utilizzo e l'affidabilità di Twitter sono contrastanti. Innanzitutto il social recruiting è un metodo di ricerca molto recente e la moltitudine di profili e piattaforme lo rende un po' confusionario, nel concreto non esiste un "decalogo dei media" riconosciuto e condiviso globalmente. Poi ci sono gli affezionati di LinkedIn, che si affidano esclusivamente a questo social per la ricerca di candidati papabili perché reputano Facebook e Twitter troppo privati o frivoli per essere presi sul serio. Infine occorre considerare che non tutta la popolazione mondiale utilizza costantemente i social, quindi per alcune professioni il reclutamento su Internet non risulta vantaggioso in quanto il target degli utenti non coincide con quello delle figure lavorative che si stanno cercando.

In ogni caso, di questi tempi conviene sfruttare tutti i canali possibili ed immaginabili per farsi conoscere e sperare di trovare un'occupazione. Dati statistici alla mano, Twitter sta rapidamente incrementando il suo utilizzo ma, perché risulti efficace nella vostra ricerca, la parola d'ordine che dovete sempre tenere a mente è: interazione.

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