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La cosiddetta Legge Biagi del 2003 regola a livello giuridico un'altra pratica propria del rapporto di lavoro conosciuta con il nome di distacco dei lavoratori.
Questa modalità prevede che un datore di lavoro metta a dispozione di un altro datore di lavoro uno o più dipendenti distaccandoli momentaneamente dalla propria sede e spostandoli nella sede di un'altra azienda.
Il dipendente distaccato si trova ad instaurare un duplice rapporto di lavoro, in quanto, sebbene ne inizi uno nuovo con il datore di lavoro della sede di trasferimento, non perde il rapporto di lavoro originario, che invece viene momentaneamente congedato.
Affinché avvenga il distacco di un lavoratore devono sussistere determinate condizioni:
- il distacco deve essere momentaneo e possedere un carattere di eccezionalità
- il datore di lavoro che ordina il distacco deve avere interesse a che il lavoratore distaccato presti la sua opera in favore del datore di lavoro della sede di distaccamento
- il datore di lavoro originario rimane il diretto il proprietario del potere direttivo quindi è responsabile del soggetto distaccato (sia in materia economica sia normativa a favore del lavoratore) ed è lui a decidere quando porre fine al periodo di distacco.