Il lavoro in Italia è poco e per pochi. Tra i fortunati coloro che hanno studiato ingegneria ed economia.
Non è una novità che le due facoltà fossero tra le poche ad offrire uno sbocco professionale, ma quest'anno, secondo l'indagine dell'ufficio studi di Unioncamere, basata sulle dichiarazioni di oltre centomila imprese, la loro leadership è ancora più consolidata. Ovviamente a perdere occasioni sono coloro che arrivano da altri percorsi di studio.
Le stime aggiornate di Unioncamere dicono che nel 2011 il 58% delle assunzioni per laureati andranno a chi ha studiato in uno dei corsi di studio di economia o ingegneria. Nel complesso, a fine 2011, i posti destinati ai laureati saranno 74.410.
Ai possessori del titolo di studio in economia andranno poco più di 22 mila posti, quindi circa il 30% del totale. Non c'è un grande cambiamento rispetto all'anno scorso. Di questi posti, circa 10 mila andranno a chi ha meno di trent'anni, perché solo nel 18,7% dei casi, l'età non sarà un fattore rilevante ai fini dell'assunzione.
Cresce dell'1,6% rispetto al 2009 la quota dei posti degli assunti con una laurea nell'indirizzo di ingegneria elettronica e dell'informazione: sono poco più di 9 mila, il 12,2% dei posti per laureati. Anche qui è alta la quota destinata ai più giovani: il 52,3% dei posti andrà agli under 30
6.090 posti vanno ai laureati in ingegneria industriale, 1.910 posti a quelli in ingegneria civile e ambientale.
3.860 assunzioni coinvolgeranno i laureati di altri indirizzi appartenenti alla famiglia di ingegneria.
Alle figure con un titolo di laurea nell'indirizzo sanitario e paramedico vanno poco meno di 7 mila nuovi posti e nel 48,3 % dei casi non viene considerata l'età come un fattore rilevante.
C'è poi un poco di spazio nel settore privato per i laureati dell'indirizzo insegnamento e formazione con 4.600 posti, per quelli del chimico e farmaceutico (3.810 posti) e per chi esce da un corso di studio nel gruppo linguistico, traduttori e interpreti (1.720).
Ma veniamo al tasto dolente, le facoltà dell'area umanistica e sociale: non arrivano a mille i posti di lavoro annui per queste risorse, definite "marginali" da Unioncamere. Si parla di 900 posti per i laureati del gruppo politico e sociale, 760 posti per i laureati in architettura e urbanistica e 430 per i laureati del gruppo letterario, filosofico, storico e artistico.
Questa invece la situazione per i diplomati a fine 2011: 244 mila assunzioni. Più di 68 mila posti andranno alle figure provenienti da indirizzi amministrativi-contabili, il 28% del totale delle posizioni destinate ai diplomati. Seguono i diplomati con indirizzo meccanico, con 25 mila posti e quelli del turistico e alberghiero a cui andranno oltre 11 mila posti.