Il font del curriculum vitae è il primo vestito che decidi di indossare di fronte ai selezionatori. Proviamo a fare un parallelismo: la scelta di presentarti a un colloquio di lavoro in abito da cerimonia o in modo trasandato non cambia le tue reali competenze, ma di sicuro comunica qualcosa di te al selezionatore. Lo stesso discorso vale nella scelta del font. Ecco perché, a seconda di quello che vuoi comunicare, dovresti fare attenzione alla scelta del font e dei caratteri nel tuo curriculum.
Quali caratteristiche considerare nel font utilizzato per il curriculum?
Secondo alcuni studi un recruiter impiega circa sette secondi per decidere se approfondire un curriculum o scartarlo. A volte, il curriculum inviato, deve superare una precedente selezione automatizzata da un ATS. Si tratta di un software in grado di intercettare le parole chiave più interessanti, così da fare una prima scrematura dei curriculum che arriveranno davanti agli occhi delle risorse umane.
Per questo motivo il primo aspetto da tenere in considerazione quando si sceglie il font del proprio curriculum è la leggibilità. Bisogna assicurarsi che il font sia leggibile sui diversi supporti possibili del recruiter, dalla stampa al desktop di computer, tablet o cellulare. E se possibile anche dai software ATS.
I caratteri considerati più leggibili si dividono in due macrocategorie: Serif e Sans Serif. I primi sono considerati "con grazia", ovvero hanno finali e code più arrotondate rispetto ai Sans Serif, che non le hanno.
Il font consigliato per il curriculum
Dunque, qual è il font consigliato per il curriculum? Dipende da quello che vuoi comunicare e dalla tua professione. Esistono font che comunicano più creatività e altri che comunicano più stabilità. Se vuoi restare nel tradizionale, c'è il buon vecchio Arial. Se invece svolgi una professione creativa, potresti scegliere il Garamond. Ma vediamo più da vicino i migliori font da prendere in considerazione, tenendo a mente che la priorità rimane sempre la leggibilità del carattere.
Arial: questo font è un classico tra i più utilizzati per scrivere un curriculum. Si trova nella maggior parte dei software di scrittura (Microsoft Word, Apple Pages, Google Docs), e per questo molto diffuso. È facile da leggere ma alcuni lo considerano un po' invecchiato, come il Times New Roman. Tuttavia, il suo essere privo di fronzoli, continua a comunicare stabilità.
Verdana: anche questo font è tra i più utilizzati. La sua leggibilità lo rende adatto ai curriculum, ai documenti professionali, ma anche a un blog informale. Similmente al font Arial, la sua ampia diffusione lo fa percepire da alcuni un po' monotono.
Helvetica: si tratta di un font meno utilizzato in Italia e si adatta bene a un curriculum artistico. È installato sui Mac ma non è reperibile in tutti i computer. Per questo motivo è meglio utilizzarlo tenendo in considerazione un curriculum in PDF come prodotto finale; in caso contrario si corre il rischio di perdere il formato.
Garamond: questo font è un evergreen della tipografia, tra i più antichi e i più apprezzati. È un font utilizzato per un curriculum creativo, per pubblicazioni editoriali e nel mondo della comunicazione. Prende ispirazione dai caratteri della tipografia rinascimentale. Per questo alcuni lo considerano antiquato, altri ne subiscono il fascino senza tempo.
Century Gothic: moderno e minimale. Questo font è ottimo per un curriculum che voglia attirare l'attenzione con qualcosa di diverso. Si potrebbe definire anche più "verde", dal momento che la sua stampa ha bisogno di meno inchiostro rispetto altri font. Anche in questo caso bisogna optare per l'invio del curriculum in PDF, in quanto non è presente in tutti i programmi di scrittura.
Qualsiasi sia la scelta del font, per quanto riguarda la grandezza dei caratteri, bisognerebbe rimanere tra i 10 e 12pt. Dopo aver scritto il curriculum considera quanto spazio vuoto rimane nella pagina e rimodula sulla base di ciò la dimensione dei caratteri. Sarebbe meglio non avere più di due o tre dimensioni nello stesso curriculum. Ora sei pronto a fare la tua scelta?
Autore: Giulia Tartaglione