Settembre 2011
Nel secondo trimestre 2011 il potere di acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto a quello precedente e dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2010. A dirlo è l'Istat che afferma anche che c'è stato un calo della propensione al risparmio delle famiglie.
A confermare il calo degli acquisti anche Adoc, l'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, che però parla di calo reale del potere d'acquisto del 5%. Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc dice: "L’inflazione aumenta, le tariffe aumentano, I’Iva aumenta. E le famiglie si trovano con il portafogli vuoto. Negli ultimi due anni l’inflazione è salita complessivamente del 2,3%, le tariffe dei servizi pubblici locali e delle utenze domestiche negli ultimi quattro anni sono aumentate del 6%, mentre i redditi sono calati. Il potere d’acquisto reale delle famiglie italiane è calato del 5%, ormai non basta neanche tirare la cinghia, la crisi è profonda".
"I dati Istat confermano la drammatica situazione del potere di acquisto delle famiglie, già duramente colpite da una crisi profonda che va avanti dal 2008" dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti della Federconsumatori. Sempre da Federconsumatori l'opinione che "la situazione è ulteriormente aggravata da una manovra del tutto iniqua e sbagliata, che produrrà un ulteriore e forte calo del potere di acquisto delle famiglie ed un aumento esponenziale delle difficoltà di queste ultime, costrette a fare i conti con i continui aumenti di prezzi e tariffe".
Dall'Adoc dichiarano: "Come se non bastasse, l’aumento di un punto percentuale dell’Iva comporterà un aggravio di spesa pari a circa 180 euro l’anno, diminuzione che porterà ad una riduzione dell’impatto della spesa privata sull’economia pari a 540 euro l’anno per singola famiglia. A livello nazionale, quindi, il Pil subirà una decurtazione di circa 11 miliardi di euro. Che per lo Stato si traduce in una riduzione delle entrate pari a circa 4,5 miliardi di euro. Aumentando l’Iva si abbattono i consumi, secondo le nostre stime il calo dovrebbe attestarsi sul 2-3%".
Si rivolge un appello al Governo affinché intervenga a sostegno dei consumatori e delle famiglie che non possono accedere al risparmio né affrontare spese straordinarie e improvvise ed è praticamente impossibile effettuare acquisti personali.