La conservazione della fattura non è un elemento trascurabile, soprattutto se possiedi un'impresa, ma anche se operi nell'ambito del lavoro autonomo e non vuoi avere problemi con il fisco.
Quanto vanno coservate le fatture
La fattura va conservata sia dal cedente, colui che la emette, sia dal cessionario, colui che la riceve, per un periodo di 5 anni, dalla sua emissione, o 6 anni se la dichiarazione IVA relativa a quella fattura non è stata emessa o è stata ritenuta nulla. Inoltre se sono in atto dei controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate o da parte della Guardia di Finanza nel periodo in cui sta per decorrere il quinto anno di conservazione della fattura, questa va conservata anche oltre, fino al termine di queste operazioni di controllo.
Inoltre gli imprenditori che non rientrano nelle seguenti categorie:
- Piccoli imprenditori
- Imprenditori agricoli
hanno il dovere di conservare le fatture per dieci anni in quanto potrebbero costituire prove e testimonianze in caso di procesi civili.
Come conservare le fatture
I modi per conservare le fatture variano in base alla modalità con cui è stata emessa la fattura.
Se la fattura è analogica può essere conservata:
- Nel suo formato originale, cartaceo, all'interno di raccoglitori
- Nel formato elettronico, dopo averla scannerizzata e convertita in fattura elettronica, all'interno di un archivio digitale
La conversione di una fattura analogica in fattura digitale è una scelta che può essere presa liberamente, pero irreversibile.
Se la fattura è elettronica esistono dei sistemi informatici che, attraverso sistemi digitali ed ottici, permettono la conservazione prolungata della fattra, e la sua leggibilità nel tempo.