La legge 104/92 ovvero "legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" è quella che regola i permessi dei dipendenti pubblici per l'assistenza a portatori di handicap.
- Chi sono i beneficiari?
I tre giorni di permesso possono essere riconosciuti al malato, anche ai parenti entro il secondo grado o il terzo grado, solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona malata abbia più di 65 anni, oppure sia anch’egli affetto da handicap, oppure siano deceduti.
- Quanti sono i beneficiari?
I tre giorni di permesso non possono essere riconosciuti a più di una persona per assistere uno stesso familiare. In caso di minori con handicap, dopo il terzo anno di vita del bambino, il diritto alla fruizione dei permessi mensili è riconosciuto a entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente e in maniera continuativa nell’ambito del mese.
- Assistito e colui che assiste devono essere conviventi?
No, non è prevista la condizione di convivenza ai fini del diritto ai permessi.
- In base a quale criterio viene effettuata la scelta della sede di lavoro?
La scelta della sede di lavoro da parte del lavoratore che assiste un disabile è vincolata al domicilio della persona da assistere. Quindi colui che assiste può scegliere di essere trasferito presso la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona che viene assistita.
- I benefici della legge 104 possono essere revocati?
- Esiste una banca dati che raccoglie le informazioni sui beneficiari della legge 104?