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Le liste di mobilità sono delle liste speciali nelle quali vengono inserite le persone lincenziate da imprese industriali che occupino più di quindici dipendenti, oppure da imprese commerciali che occupino più di cinquanta dipendenti.
La domanda per l'iscrizione alla lista di mobilità deve essere presentata all’ufficio di collocamento entro un periodo massimo inderogabile di 68 giorni dal licenziamento e indirizzata all’Inps.
La durata di permanenza nella lista di mobilità varia in funzione dell’età del lavoratore nel momento dell’iscrizione:
- 12 mesi se il lavoratore non ha ancora compiuto 40 anni;
- 24 mesi se il lavoratore ha compiuto 40 anni e non ancora 50;
- 36 mesi se il lavoratore ha compiuto 50 anni.
Inoltre un lavoratore iscritto alla lista di mobilità viene cancellato nei seguenti casi:
- se viene assunto da un'azienda con un contratto a tempo determinato o indeterminato;
- se percepisce in un'unica soluzione l'indennità di mobilità spettante;
- se scade il periodo di permanenze nella lista di mobilità;
- se il lavoratore rifiuta di essere avviato ad un corso di formazione professionale autorizzato dalla Regione o non li frequenti regolarmente;
- se non accetta di essere impegnato in opere di pubbliche utilità;
- se non ha dato comunicazione all’Inps entro 5 giorni dall’inizio di un lavoro a tempo determinato.
Il dipendente licenziato ha poi diritto ad un'idennità di mobilità, ossia una sorta di risarcimento economico, che spetta per un periodo massimo di:
- 12 mesi se il lavoratore non ha ancora compiuto 40 anni;
- 24 mesi se il lavoratore ha compiuto 40 anni e non ancora 50;
- 36 mesi se il lavoratore ha compiuto 50 anni.
L'indennità si calcola in percentuale in base al salario che il dipendente lincenziato ha percepito o che gli sarebbe spettato nel periodo immediatamente precedente la risoluzione del rapporto di lavoro, ed è pari a:
- 100% per i primi 12 mesi;
- 80% dal tredicesimo al trentaseiesimo mese.
