Marco Di Girolamo è torinese e ha 27 anni. Ha studiato "Sviluppo e cooperazione internazionale per la pace" e attualmente si trova a San José, la capitale del Costa Rica, dove è arrivato quattordici mesi fa, nel 2010.
Da settembre 2010 a dicembre 2010 ha lavorato per un italiano che ha un tour operator. Marco commenta così l'esperienza: "Non solo non mi ha pagato ma non mi ha detto neanche grazie".
Da gennaio 2011 lavora come Project manager per la Camera di Commercio. Gestisce un progetto ambientale, però non è il lavoro che gli piacerebbe fare. Si sta accontentando. Prima di questo lavoro ha fatto, sempre presso la Camera di Commercio di San Jose, un tirocinio trimestrale non retribuito.
La decisione di andare a San José non è stata frutto di nessuna esigenza ma un puro caso.
Perché hai deciso di andare via dall'Italia?
Per cambiare aria in un area diversa del pianeta, non sono mai tornato da quando sono arrivato. Ritornerò in Italia a dicembre, tra due mesi.
In Italia non trovavi lavoro?
Sì, ma niente che mi piacesse e comunque ho sempre avuto esigenza fisica di cambiamento e altre esperienze, da qui la partenza.
Cosa hai trovato fuori che in Italia non hai trovato?
Nei Paesi Latini ci sono meno restrizioni, questa è l’Italia degli anni 80-90.
Perché? Com'era l'Italia degli anni 80-90?
Con meno restrizioni, meno tasse, ancora speranzosa e creativa, oggi è un pesce che annaspa a riva.
Parlaci un po' delle tu esperienze lavorative in Italia, se ne hai avute.
Ho viaggiato in oltre 25 Paesi, ma esperienze lavorative solo qui o in Italia.
Hai conosciuto raccomandati?
Sì.
Come descriveresti la modalità della ricerca del lavoro in Italia e in Costa Rica?
Uguale perché il Costa Rica è protettivo nei confronti dei propri giovani, quindi è dura cercare un lavoro da dipendente, diverso è investire.
Vuoi dire che l'Italia è protettiva nei confronti dei suoi giovani?
L'Italia è assente nei confronti dei suoi stessi cittadini, non solo nei confronti dei giovani.
Che vuoi dire con la frase "diverso è investire"?
Che se hai una impresa tua, focalizzi le energie e denaro e in Costa Rica i soldi li accettano da chiunque, qui si lavano montagne di denaro.
Cosa pensi del grande numero di italiani che lascia l'Italia?
Che i viaggi e le esperienze nutrano la mente e lo spirito più di ogni altra cosa, quindi fanno bene.
Cosa pensi della legge ribattezzata Controesodo?
Mi pare una buona idea ma inutile se non è supportata da politiche adeguate.
Quali sarebbero le politiche adeguate?
Nessun governo, perlomeno decente, dovrebbe tagliare fondi su sanità, ricerca e istruzione pubblica.
Ti senti un “cervello in fuga”?
No.
Conosci molti ragazzi, che come te, hanno deciso di andare all'estero a lavorare?
Una dozzina.
Pensi che facciano parte di quella grande comunità di giovani brillanti che l'Italia non ha saputo apprezzare?
Assolutamente no, a parte rare eccezioni. In Costa Rica ci si va per vivere al mare o per mettere su un' impresa e pagare tasse quasi pari a zero. Oltretutto è come vivere nell' Italia di fine anni 80-90, quindi meno controlli, più facilità per qualsiasi imprenditore.
Ci sono molti italiani a San José?
Ce ne sono troppi e purtroppo ne conosco tanti.
Perché purtoppo?
Perché è di una facilità disarmante conoscere un italiano che sia stato imbrogliato da un suo connazionale, il che naturalmente non è di buon auspicio per nessun nuovo arrivato. Tutti si difendono e tutti parlano male della comunità italiana (tra gli italiani intendo).
Com'è vista l'Italia lì?
Come un oggetto nostalgico di cui tutti si lamentano ma alla fine a cui tendono.
Anche tu la vedi così?
Io la vedo come un posto in cui vivrei bene e in cui non mi è mai mancato nulla. Se non si presentassero le adeguate condizioni per mantere almeno il livello di vita che ho avuto finora, che non è particolarmente alto, andrò altrove.
Pensi che l'Italia dovrebbe essere un Paese migliore? Cosa dovrebbe cambiare?
Dovremmo spegnere la televisione.
Solo spegnendo la tele si risolverebbero i problemi dell'Italia?
Naturalmente no, investimenti in ricerca e istruzione, tagli alla politica e con dirigenti capaci di leggere la realtà.
Cosa ti piace dell'Italia?
La diversità che offre l’Italia sotto ogni punto di vista ha pochi eguali al mondo, forse solo Cina e India possono vantare tante differenze, ma in rapporto alla quantità di popolazione non v’è paragone.
Ti manca l'Italia?
Mi manca il Paese Italia, non mi mancano gli italiani.
Perché non ti mancano gli italiani? Non ti piacciono?
Gli italiani sono un grande clichè e sono in gran parte ancora inconsapevoli che la crisi debba ancora arrivare.
Vivresti tutta la vita fuori?
Non credo.