Il reato di mobbing è un crimine contro la dignità e l'identità biologica dell'individuo.
La Costituzione Italiana, con gli articoli 35 e 41, prescrive anzitutto la tutela del lavoro in tutte le sue forme, vietando lo svolgimento dell'attività economica privata se esercitata in contrasto con l'unità sociale o qualora rechi danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.
L'articolo 2043 del Codice civile prevede l'obbligo di risarcimento per chi cagioni ad altri un danno ingiusto mentre l'articolo 2087 dispone propriamente che l'imprenditore è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. In ultimo l'articolo 700 del codice di procedura civile garantisce una tutela in via cautelare nel caso di comportamenti pregiudizievoli che pongano in serio pericolo il lavoratore.
L'articolo 7 della legge 300/70 dello Statuto dei Lavoratori prevede specifica procedura disciplinare contro gli abusi del datore di lavoro, l'articolo 13 tutela il lavoratore dai comportamenti dequalificanti mentre l'articolo 15 sanziona annullando gli atti discriminatori ai danni del lavoratore.
In ultimo, il decreto legislativo 626/94 ha sancito che il diritto alla salute coincide non solo con l'assenza di malattia ma anche con l'assenza del disagio.
