Sei proprietario di un ristorante italiano in qualche parte del mondo e vuoi ricevere la targa "Ospitalità italiana- Ristoranti nel mondo"?

 

È l'esclusiva certificazione che il ristorante sia veramente italiano con tutto ciò che il made in Italy comporta, ovvero che i ristoratori italiani acquistino almeno settimanalmente pasta, olio, pelati, vino e liquori, insaccati e formaggi, nella maggior parte dei casi attraverso intermediari specializzati piuttosto che direttamente dai produttori.

E gli acquisti, a seconda delle diverse aree geografiche, non sono sempre facili. Tra i prodotti di più difficile reperimento figurano vino, liquori e formaggi per i ristoratori in Sud America; le verdure nel Benelux e in Oriente e, in particolare, fagiolini e pomodorini in Cina; il prosciutto crudo, la mozzarella di bufala, il tartufo, la burrata e i funghi porcini nell'Europa Occidentale, tra i Paesi del Mediterraneo e nel Nord America.

La certificazione viene rilasciata solo dopo un'attenta valutazione da parte di un apposito comitato, composto da esperti tecnici rappresentanti le principali istituzioni ed organizzazioni coinvolte.

Per ottenerla gli esercenti devono dimostrare di rispettare un regolamento, definito dai soggetti promotori del progetto. Una volta ottenuta bisogna sottoporsi a periodici controlli diretti a verificare la sussistenza delle condizioni che hanno portato alla consegna del marchio.

A lanciare l'iniziativa nel 2010 è stata Unioncamere con la collaborazione dei ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole, dei Beni culturali e del Turismo.

In poco tempo attraverso le Camere di commercio italiane all'estero hanno già aderito 1.131 ristoranti italiani di 41 Paesi esteri. Rivolgiti alla Camera di commercio italiana del Paese in cui ti trovi se vuoi richiedere il marchio.