Inserire le esperienze di volontariato nel curriculum è un vantaggio. Fare volontariato significa dedicare parte della propria vita a esperienza utili, interessanti e vere. Dunque, perché non condividere queste informazioni anche nel proprio curriculum? Queste non solo permettono di farsi conoscere meglio, ma potrebbero aiutare anche a fare la differenza agli occhi del selezionatore.
Quali sono le esperienze di volontariato?
Il volontariato è un’attività svolta in modo libero e gratuito per ragioni di solidarietà e giustizia sociale. Il volontario è una persona che decide di dedicare parte del suo tempo e delle sue risorse per aiutare persone o sostenere cause in cui crede. Ad esempio, l’attività di volontariato può essere indirizzata nei confronti di persone con diversi tipi di svantaggio, oppure in difesa dei diritti degli animali, o ancora, a tutela della natura. Spesso le esperienze di volontariato sono svolte in associazioni organizzate che permettono di sviluppare nuove competenze e ampliare la propria rete di contatti.
Lavorare nel volontariato: chi dovrebbe inserirlo nel curriculum?
Indicare un'attività di volontariato nel proprio curriculum è sempre una buona scelta. Qualsiasi attività di volontariato dimostra che quella persona ha la capacità di dedicarsi a un'attività senza volerne un tornaconto personale. Senza dubbio, questo aspetto è molto apprezzato da qualsiasi recruiter. Tuttavia ci sono delle categorie di persone che, scrivendo il proprio curriculum, dovrebbero porre ancora più enfasi in questa informazione così importante.
Si tratta delle persone con poca esperienza, come i neodiplomati o neolaureati, le persone disoccupate o chi per vari motivi voglia cambiare lavoro. Nel caso del curriculum di un neolaureato, ad esempio, il volontariato si configura come una vera e propria occasione lavorativa nella quale si ha la possibilità di attestare l'esperienza di soft skills. Quando si attraversa un periodo di disoccupazione, invece, il volontariato può dimostrare che si è deciso di dedicarsi all'aiuto dei bisognosi. E ancora, quando si decide di cambiare settore professionale, il volontariato è una delle attività che dimostra di aver acquisito ulteriori competenze.
Quali competenze si dimostrano con il volontariato?
Il volontariato racconta qualcosa di te. Che si tratti di un interesse, di una passione o di una causa sociale, sarà sempre un'informazione aggiuntiva in grado di far capire qualcosa in più sul tuo conto. Il volontariato è anche un'occasione per sviluppare nuove competenze professionali che si possono inserire nel curriculum e che sono utili nel lavoro. Tra queste:
- capacità di lavorare per un obiettivo comune;
- capacità di lavorare in squadra;
- sviluppo dell'empatia;
- capacità di comunicazione;
- gestione dello stress;
- capacità di problem solving;
- leadership.
Le competenze da evidenziare saranno quelle più rilevanti anche a seconda della posizione di lavoro per cui applichi. Inoltre il volontariato permette di ampliare il proprio network di conoscenze, costruendo una rete di contatti tra persone che condividono una visione comune.
Dove scrivere le attività di volontariato nel curriculum?
Per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, come nel caso di un curriculum vitae di un neolaureato, il volontariato si può inserire tra le esperienze professionali. Queste infatti dimostrano già lo sviluppo di specifiche competenze, in modo particolare competenze relazionali. D'altra parte, nel caso di un profilo con molta esperienza, il volontariato può essere inserito tra le attività extra, solitamente nella parte finale del curriculum. Nell'indicare queste attività bisogna essere brevi citando il ruolo svolto, l'organizzazione, il periodo e il luogo. A seguire, anche le principali attività di cui ci si è occupati. Ad esempio:
Volontario
Servizio Civile Nazionale
Febbraio 2020 - Dicembre 2020
Roma, Lazio, Italia
Attività:
- Gestione di richieste di sostegno tramite call center;
- Organizzazione e distribuzione di prodotti alimentari per persone con difficoltà durante la fase di lockdown.
Autore: Giulia Tartaglione