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"Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003."
Ti suggeriamo di inserire sempre questa formula a fine curriculum. Anche se nella maggior parte dei casi quelli che inserisci nel curriculum sono dati comuni e non sensibili, ti potrebbe capitare che un'impresa per prendere in considerazione il tuo curriculum o per inserirlo nella sua banca dati esiga questa dicitura. E siccome può anche succedere che tu inserisca un dato sensibile non essendone consapevole, è meglio prevenire.
È opportuno distinguere dati comuni e dati sensibili.
Dati comuni
I dati comuni sono quelli personali suscettibili di identificare, direttamente o indirettamente, una persona fisica o giuridica o un ente.
In loro presenza non è necessario richiedere e ottenere il consenso se le società li trattano a fini pre-contrattuali e non li mettono a disposizione di terzi, cioè per scopi diversi dall'esecuzione di obblighi contrattuali.
Dati sensibili
I dati sensibili sono quelli che riguardano la sfera più intima della persona. Il Codice sulla protezione dei dati personali (d.lgs. 196/2003), all'articolo 4, classifica come sensibili quei dati personali che possono rivelare le convinzioni religiose, filosofiche, etc.; le opinioni politiche; l'adesione a partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni di carattere religioso, filosofico, politico o sindacale; lo stato di salute e la vita sessuale.
È chiaro, dunque, che il consenso è obbligatorio se nei curricula sono presenti informazioni a carattere sensibile, come ad esempio l'appartenenza a particolari categorie protette.